nondovrebbefiniremai • I ciottoli di Rue Mouffetard
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felisiatoscano, mariadipietro, taccuinodiviaggio, poesia, arte, travel, flaneuse, artgallery photography, reportage, documentalista, viaggioedonista, travelphoto, giornaliste, parigi, francia, ville lumiere, paris, travel designer,
2022
Le mattine a Parigi hanno un sapore speciale, un incanto che si svela passeggiando per le strade acciottolate di Rue Mouffetard. Le prime luci dell'alba dipingono il cielo di tonalità pastello mentre percorriamo una delle cinque strade più antiche di Parigi, a passo lento. Le botteghe antiche si schiudono, rivelando il profumo seducente di pane appena sfornato e fiori freschi, le vetrine delle pasticcerie sono un tripudio di colori, e il mercato si anima con la vivacità di commercianti e clienti. Passo dopo passo ci ritroviamo al Pantheon, il monumento maestoso che veglia su Parigi da secoli. Maria si ferma ad immortalarne ogni dettaglio, continuando a sussurrare che ogni angolo cambia di continuo, la storia di questa città si fonde continuamente con le nostre, creando un intreccio indissolubile tra presente e passato. Siamo quasi arrivate al nostro appuntamento quotidiano, il piccolo bistrot dei Giardini del Lussemburgo. I profumi dolci si uniscono a quello del caffè appena preparato. Maria, ordina il suo cappuccino rigorosamente colmo di schiuma di latte, mentre io, inebriata dalla vista dei croissant dorati, apro il mio taccuino ed inizio a scrivere del giorno che sarà.
I Giardini del Lussemburgo si stendono come un tappeto verde intorno a noi, Maria trova ispirazione nei colori dei fiori, nelle sfumature delle foglie e nell'armonia dei giardini ben curati, io con lo sguardo perso nei colori dell'autunno, lascio che le parole danzino sulla carta, catturando l'essenza di questo luogo incantato. La passeggiata da Rue Mouffetard fino alla colazione in questo bistrot è ormai il nostro rituale, il punto di partenza per ogni nostra giornata parigina, la luce del mattino, l'imponenza di ciò che ci circonda e la tranquillità della natura si fondono in un viaggio quotidiano, in cui l'arte e le parole si mescolano come colori sulla tavolozza di un pittore.
Felisia
Rue Mouffetard, la strada dei sogni, dove ogni passo è una pagina bianca pronta ad accogliere la storia di Parigi,
scritta con l'inchiostro dell'arte e dell'ispirazione.
atlante infinito
diario visivo del viaggio
nondovrebbefiniremai • Crepuscolo parigino: segreti tra i tetti della Ville Lumière
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2022
E’ mattina sui tetti parigini,
la luce filtra attraverso le tende in questa casa dallo spirito bohémien, giocosa accarezza libri impilati su un tavolino di legno antico, e mentre Felisia prepara il primo caffè prendo un libro. I tocchi della vita quotidiana già si odono e si fondono con la magia della città: il fragore dei passi sui gradini in legno, il suono sottile di una radio che trasmette una melodia jazzata, i primi passi dei vicini sulla moquette delle scale, l’ascensore che stride con le antiche corde d’acciaio. Questo semplice rituale mattutino diventa un'ode alla semplicità, un'intersezione tra l'arte visiva e l'esperienza umana, dove il risveglio diventa la prima creazione, con la colazione e la lettura come strumenti di esplorazione per l'anima in una Parigi che si svela gradualmente. Passa un gatto sul tetto più piccolo, un altro sullo spigolo esterno, sembrano acrobati sui questi tetti con le loro creste aguzze e le tegole scure, mappa visiva dell'incanto cittadino. Immortalati nelle parole di autori come Victor Hugo in "I Miserabili" o Gaston Leroux ne "Il Fantasma dell'Opera", diventano veri e propri personaggi della città. Raccontano storie di secoli, testimoniando la storia architettonica di Parigi, dai quelli spioventi medievali che abbracciavano le dimore dei nobili alle costruzioni più recenti che si amalgamano all'eclettismo del panorama urbano. I tetti hanno assistito alle lotte, alle rivoluzioni e alle storie d'amore che hanno plasmato l'anima di Parigi. Poetesse, poeti, pittori e scrittrici, attraverso le loro opere, hanno dipinto questi tetti come luoghi d'intimità, nascondigli romantici e punti di osservazione privilegiati. Sono diventati rifugi per gli amanti e palcoscenici per i sognatori, offrendo panorami unici su una città intrisa di storia e cultura. Le pagine letterarie si stagliano come finestre aperte su questo mondo sopraelevato, catturando l'essenza stessa della vita parigina. I tetti, con il loro fascino senza tempo, sono un legame indelebile tra la letteratura e l'immaginario collettivo che circonda la città della luce.
“Cos’è che continui a sognare su quel tetto?”, chiede Felisia
“Quello che penso.”
Intanto il caffè con il suo calore che crea piccole scie dalla tazzina, sprigiona il giorno che ci apprestiamo a vivere.
V Arrondissement, mattina tra i tetti
2022
atlante infinito
diario visivo del viaggio