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nondovrebbefiniremai • I ciottoli di Rue Mouffetard

2022
Le mattine a Parigi hanno un sapore speciale, un incanto che si svela passeggiando per le strade acciottolate di Rue Mouffetard. Le prime luci dell'alba dipingono il cielo di tonalità pastello mentre percorriamo una delle cinque strade più antiche di Parigi, a passo lento. Le botteghe antiche si schiudono, rivelando il profumo seducente di pane appena sfornato e fiori freschi, le vetrine delle pasticcerie sono un tripudio di colori, e il mercato si anima con la vivacità di commercianti e clienti. Passo dopo passo ci ritroviamo al Pantheon, il monumento maestoso che veglia su Parigi da secoli. Maria si ferma ad immortalarne ogni dettaglio, continuando a sussurrare che ogni angolo cambia di continuo, la storia di questa città si fonde continuamente con le nostre, creando un intreccio indissolubile tra presente e passato. Siamo quasi arrivate al nostro appuntamento quotidiano, il piccolo bistrot dei Giardini del Lussemburgo. I profumi dolci si uniscono a quello del caffè appena preparato. Maria, ordina il suo cappuccino rigorosamente colmo di schiuma di latte, mentre io, inebriata dalla vista dei croissant dorati, apro il mio taccuino ed inizio a scrivere del giorno che sarà.
I Giardini del Lussemburgo si stendono come un tappeto verde intorno a noi, Maria trova ispirazione nei colori dei fiori, nelle sfumature delle foglie e nell'armonia dei giardini ben curati, io con lo sguardo perso nei colori dell'autunno, lascio che le parole danzino sulla carta, catturando l'essenza di questo luogo incantato. La passeggiata da Rue Mouffetard fino alla colazione in questo bistrot è ormai il nostro rituale, il punto di partenza per ogni nostra giornata parigina, la luce del mattino, l'imponenza di ciò che ci circonda e la tranquillità della natura si fondono in un viaggio quotidiano, in cui l'arte e le parole si mescolano come colori sulla tavolozza di un pittore.

Felisia

Rue Mouffetard, la strada dei sogni, dove ogni passo è una pagina bianca pronta ad accogliere la storia di Parigi,
scritta con l'inchiostro dell'arte e dell'ispirazione.


atlante infinito
diario visivo del viaggio

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nondovrebbefiniremai • Crepuscolo parigino: segreti tra i tetti della Ville Lumière

2022
E’ mattina sui tetti parigini,
la luce filtra attraverso le tende in questa casa dallo spirito bohémien, giocosa accarezza libri impilati su un tavolino di legno antico, e mentre Felisia prepara il primo caffè prendo un libro. I tocchi della vita quotidiana già si odono e si fondono con la magia della città: il fragore dei passi sui gradini in legno, il suono sottile di una radio che trasmette una melodia jazzata, i primi passi dei vicini sulla moquette delle scale, l’ascensore che stride con le antiche corde d’acciaio. Questo semplice rituale mattutino diventa un'ode alla semplicità, un'intersezione tra l'arte visiva e l'esperienza umana, dove il risveglio diventa la prima creazione, con la colazione e la lettura come strumenti di esplorazione per l'anima in una Parigi che si svela gradualmente. Passa un gatto sul tetto più piccolo, un altro sullo spigolo esterno, sembrano acrobati sui questi tetti con le loro creste aguzze e le tegole scure, mappa visiva dell'incanto cittadino. Immortalati nelle parole di autori come Victor Hugo in "I Miserabili" o Gaston Leroux ne "Il Fantasma dell'Opera", diventano veri e propri personaggi della città. Raccontano storie di secoli, testimoniando la storia architettonica di Parigi, dai quelli spioventi medievali che abbracciavano le dimore dei nobili alle costruzioni più recenti che si amalgamano all'eclettismo del panorama urbano. I tetti hanno assistito alle lotte, alle rivoluzioni e alle storie d'amore che hanno plasmato l'anima di Parigi. Poetesse, poeti, pittori e scrittrici, attraverso le loro opere, hanno dipinto questi tetti come luoghi d'intimità, nascondigli romantici e punti di osservazione privilegiati. Sono diventati rifugi per gli amanti e palcoscenici per i sognatori, offrendo panorami unici su una città intrisa di storia e cultura. Le pagine letterarie si stagliano come finestre aperte su questo mondo sopraelevato, catturando l'essenza stessa della vita parigina. I tetti, con il loro fascino senza tempo, sono un legame indelebile tra la letteratura e l'immaginario collettivo che circonda la città della luce.
“Cos’è che continui a sognare su quel tetto?”, chiede Felisia
“Quello che penso.”
Intanto il caffè con il suo calore che crea piccole scie dalla tazzina, sprigiona il giorno che ci apprestiamo a vivere.


V Arrondissement, mattina tra i tetti
2022

atlante infinito
diario visivo del viaggio

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nondovrebbefiniremai • Parigi

2022
𝙸𝚕 𝚟𝚒𝚊𝚐𝚐𝚒𝚘 𝚙𝚛𝚎𝚟𝚎𝚍𝚎 𝚍𝚒 𝚖𝚞𝚘𝚟𝚎𝚛𝚌𝚒 𝚌𝚘𝚗 𝚒𝚕 𝚝𝚛𝚎𝚗𝚘, 𝚍𝚊 𝚃𝚘𝚛𝚒𝚗𝚘 𝚏𝚒𝚗𝚘 𝚊𝚕𝚕𝚊 𝚜𝚝𝚊𝚣𝚒𝚘𝚗𝚎 𝙻𝚊 𝙶𝚊𝚛𝚎 𝚍𝚎 𝙻𝚢𝚘𝚗.

(𝙿𝚎𝚛 𝚌𝚑𝚒 𝚙𝚊𝚛𝚝𝚒𝚛𝚊̀ 𝚍𝚘𝚙𝚘 𝚊𝚟𝚎𝚛𝚌𝚒 𝚕𝚎𝚝𝚝𝚘: 𝙸𝚗𝚏𝚘𝚛𝚖𝚊𝚣𝚒𝚘𝚗𝚒 𝚜𝚞𝚐𝚕𝚒 𝚘𝚛𝚊𝚛𝚒 𝚍𝚎𝚒 𝚝𝚛𝚎𝚗𝚒 𝚃𝚘𝚛𝚒𝚗𝚘-𝙿𝚊𝚛𝚒𝚐𝚒 - 𝙸𝚕 𝚖𝚘𝚍𝚘 𝚖𝚒𝚐𝚕𝚒𝚘𝚛𝚎 𝚙𝚎𝚛 𝚝𝚛𝚘𝚟𝚊𝚛𝚎 𝚞𝚗 𝚋𝚒𝚐𝚕𝚒𝚎𝚝𝚝𝚘 𝚎𝚌𝚘𝚗𝚘𝚖𝚒𝚌𝚘 𝚃𝚘𝚛𝚒𝚗𝚘 - 𝙿𝚊𝚛𝚒𝚐𝚒 𝚎̀ 𝚙𝚛𝚎𝚗𝚘𝚝𝚊𝚛𝚎 𝚒𝚕 𝚝𝚞𝚘 𝚝𝚛𝚎𝚗𝚘 𝚒𝚗 𝚊𝚗𝚝𝚒𝚌𝚒𝚙𝚘 𝚎𝚍 𝚎𝚟𝚒𝚝𝚊𝚛𝚎 𝚍𝚒 𝚟𝚒𝚊𝚐𝚐𝚒𝚊𝚛𝚎 𝚗𝚎𝚕𝚕𝚎 𝚘𝚛𝚎 𝚍𝚒 𝚙𝚞𝚗𝚝𝚊. 𝙸𝚕 𝚙𝚛𝚎𝚣𝚣𝚘 𝚖𝚎𝚍𝚒𝚘 𝚍𝚎𝚕 𝚋𝚒𝚐𝚕𝚒𝚎𝚝𝚝𝚘 𝚍𝚊 𝚃𝚘𝚛𝚒𝚗𝚘 𝚊 𝙿𝚊𝚛𝚒𝚐𝚒, 𝚜𝚎 𝚊𝚌𝚚𝚞𝚒𝚜𝚝𝚊𝚝𝚘 𝚒𝚕 𝚐𝚒𝚘𝚛𝚗𝚘 𝚍𝚎𝚕𝚕𝚊 𝚙𝚊𝚛𝚝𝚎𝚗𝚣𝚊 𝚜𝚊𝚛𝚊̀ 𝚒𝚗𝚝𝚘𝚛𝚗𝚘 𝚊𝚒 𝟽𝟷 €, 𝚖𝚊 𝚎̀ 𝚙𝚘𝚜𝚜𝚒𝚋𝚒𝚕𝚎 𝚝𝚛𝚘𝚟𝚊𝚛𝚎 𝚋𝚒𝚐𝚕𝚒𝚎𝚝𝚝𝚒 𝚙𝚒𝚞̀ 𝚌𝚘𝚗𝚟𝚎𝚗𝚒𝚎𝚗𝚝𝚒 𝚊 𝚙𝚊𝚛𝚝𝚒𝚛𝚎 𝚍𝚊 𝚜𝚘𝚕𝚒 𝟻𝟺 €. 𝙵𝚛𝚎𝚌𝚌𝚒𝚊 𝚁𝚘𝚜𝚜𝚊 𝚎 𝚃𝙶𝚅 - 𝙽𝚞𝚖𝚎𝚛𝚘 𝚍𝚒 𝚟𝚒𝚊𝚐𝚐𝚒 𝚊𝚕 𝚐𝚒𝚘𝚛𝚗𝚘:𝟺. 𝚃𝚎𝚖𝚙𝚘 𝚖𝚎𝚍𝚒𝚘 𝚍𝚒 𝚙𝚎𝚛𝚌𝚘𝚛𝚛𝚎𝚗𝚣𝚊:𝟶𝟼𝚑𝟸9. 𝙸𝚕 𝚙𝚒𝚞̀ 𝚋𝚛𝚎𝚟𝚎 𝚝𝚎𝚖𝚙𝚘 𝚍𝚒 𝚟𝚒𝚊𝚐𝚐𝚒𝚘: 𝟻𝚑 𝟹𝟾. 𝙿𝚛𝚒𝚖𝚊 𝚘𝚛𝚊 𝚍𝚒 𝚙𝚊𝚛𝚝𝚎𝚗𝚣𝚊: 𝟽𝚑 𝟹𝟼. 𝚄𝚕𝚝𝚒𝚖𝚘 𝚘𝚛𝚊𝚛𝚒𝚘 𝚍𝚒 𝚙𝚊𝚛𝚝𝚎𝚗𝚣𝚊: 𝟷𝟽𝚑 𝟹𝟾. 𝚂𝚎 𝚗𝚘𝚗 𝚟𝚞𝚘𝚒 𝚘𝚌𝚌𝚞𝚙𝚊𝚛𝚝𝚒 𝚍𝚎𝚕𝚕𝚊 𝚏𝚊𝚜𝚎 𝚘𝚛𝚐𝚊𝚗𝚒𝚣𝚣𝚊𝚝𝚒𝚟𝚊 𝚎 𝚌𝚎𝚛𝚌𝚑𝚒 𝚌𝚑𝚒 𝚙𝚞𝚘̀ 𝚏𝚊𝚛𝚕𝚘, 𝚌𝚘𝚗𝚝𝚊𝚝𝚝𝚊𝚌𝚒 𝚗𝚘𝚗𝚍𝚘𝚟𝚛𝚎𝚋𝚋𝚎𝚏𝚒𝚗𝚒𝚛𝚎𝚖𝚊𝚒@𝚐𝚖𝚊𝚒𝚕.𝚌𝚘𝚖)

𝚂𝚎𝚝𝚝𝚎 𝙽𝚘𝚟𝚎𝚖𝚋𝚛𝚎 𝟸𝟶𝟸𝟸
𝙻'𝚘𝚛𝚊𝚛𝚒𝚘 𝚍𝚎𝚕 𝚗𝚘𝚜𝚝𝚛𝚘 𝚊𝚛𝚛𝚒𝚟𝚘 𝟷𝟹𝚑𝟻𝟶.
𝚂𝚒𝚝𝚞𝚊𝚝𝚊 𝚗𝚎𝚕 𝚇𝙸𝙸 𝚊𝚛𝚛𝚘𝚗𝚍𝚒𝚜𝚜𝚎𝚖𝚎𝚗𝚝, 𝚗𝚘𝚗 𝚕𝚘𝚗𝚝𝚊𝚗𝚘 𝚍𝚊𝚕𝚕𝚊 𝚙𝚕𝚊𝚌𝚎 𝚍𝚎 𝚕𝚊 𝙱𝚊𝚜𝚝𝚒𝚕𝚕𝚎, 𝙻𝚊 𝙶𝚊𝚛𝚎 𝚍𝚎 𝙻𝚢𝚘𝚗 𝚎̀ 𝚞𝚗𝚊 𝚍𝚎𝚕𝚕𝚎 𝚙𝚒𝚞̀ 𝚋𝚎𝚕𝚕𝚎 𝚜𝚝𝚊𝚣𝚒𝚘𝚗𝚒 𝚙𝚊𝚛𝚒𝚐𝚒𝚗𝚎, 𝚌𝚘𝚜𝚝𝚛𝚞𝚒𝚝𝚊 𝚒𝚗 𝚘𝚌𝚌𝚊𝚜𝚒𝚘𝚗𝚎 𝚍𝚎𝚕𝚕’𝙴𝚜𝚙𝚘𝚜𝚒𝚣𝚒𝚘𝚗𝚎 𝚄𝚗𝚒𝚟𝚎𝚛𝚜𝚊𝚕𝚎 𝚍𝚎𝚕 𝟷9𝟶𝟶. 𝙲𝚊𝚛𝚊𝚝𝚝𝚎𝚛𝚒𝚜𝚝𝚒𝚌𝚊 𝚎̀ 𝚕𝚊 𝚝𝚘𝚛𝚛𝚎, 𝚜𝚒𝚝𝚞𝚊𝚝𝚊 𝚜𝚞 𝚞𝚗 𝚊𝚗𝚐𝚘𝚕𝚘 𝚍𝚎𝚕𝚕’𝚎𝚍𝚒𝚏𝚒𝚌𝚒𝚘, 𝚖𝚊𝚎𝚜𝚝𝚘𝚜𝚊 𝚎 𝚍𝚒 𝚐𝚛𝚊𝚗𝚍𝚎 𝚋𝚎𝚕𝚕𝚎𝚣𝚣𝚊, 𝚍𝚘𝚝𝚊𝚝𝚊 𝚍𝚎𝚕 𝚙𝚒𝚞̀ 𝚐𝚛𝚊𝚗𝚍𝚎 𝚘𝚛𝚘𝚕𝚘𝚐𝚒𝚘 𝚍𝚎𝚕𝚕𝚊 𝚌𝚊𝚙𝚒𝚝𝚊𝚕𝚎. 𝙸𝚗 𝚘𝚌𝚌𝚊𝚜𝚒𝚘𝚗𝚎 𝚍𝚒 𝚞𝚗𝚊 𝚟𝚒𝚘𝚕𝚎𝚗𝚝𝚊 𝚝𝚎𝚖𝚙𝚎𝚜𝚝𝚊 𝚒𝚕 𝟸𝟼 𝚍𝚒𝚌𝚎𝚖𝚋𝚛𝚎 𝟷999 𝚟𝚎𝚗𝚗𝚎 𝚍𝚊𝚗𝚗𝚎𝚐𝚐𝚒𝚊𝚝𝚘 𝚎𝚍 𝚎̀ 𝚜𝚝𝚊𝚝𝚘 𝚛𝚒𝚖𝚎𝚜𝚜𝚘 𝚒𝚗 𝚏𝚞𝚗𝚣𝚒𝚘𝚗𝚎 𝚜𝚘𝚕𝚘 𝚒𝚕 𝟷𝟻 𝚏𝚎𝚋𝚋𝚛𝚊𝚒𝚘 𝟸𝟶𝟶𝟻, 𝚊𝚗𝚌𝚘𝚛𝚊 𝚍𝚘𝚝𝚊𝚝𝚘 𝚍𝚎𝚕 𝚜𝚞𝚘 𝚖𝚎𝚌𝚌𝚊𝚗𝚒𝚜𝚖𝚘 𝚘𝚛𝚒𝚐𝚒𝚗𝚊𝚕𝚎, 𝚖𝚘𝚍𝚎𝚛𝚗𝚒𝚣𝚣𝚊𝚝𝚘 𝚍𝚊𝚕𝚕𝚊 𝚙𝚛𝚎𝚜𝚎𝚗𝚣𝚊 𝚍𝚒 𝚞𝚗 𝚜𝚒𝚜𝚝𝚎𝚖𝚊 𝚍𝚒 𝚖𝚘𝚝𝚘𝚛𝚒𝚣𝚣𝚊𝚣𝚒𝚘𝚗𝚎 𝚎 𝚍𝚒 𝚜𝚒𝚗𝚌𝚛𝚘𝚗𝚒𝚣𝚣𝚊𝚣𝚒𝚘𝚗𝚎 𝚌𝚘𝚗 𝚒𝚕 𝚜𝚎𝚐𝚗𝚊𝚕𝚎 𝚘𝚛𝚊𝚛𝚒𝚘 𝚞𝚏𝚏𝚒𝚌𝚒𝚊𝚕𝚎 𝚝𝚛𝚊𝚜𝚖𝚎𝚜𝚜𝚘 𝚒𝚗 𝚘𝚗𝚍𝚎 𝚕𝚞𝚗𝚐𝚑𝚎.

𝚄𝚗𝚊 𝚙𝚛𝚒𝚖𝚊 𝚜𝚘𝚜𝚝𝚊 è alla 𝙱𝚘𝚞𝚕𝚊𝚗𝚐𝚎𝚛𝚒𝚎 𝙱𝚘: 𝚖𝚘𝚗𝚞𝚖𝚎𝚗𝚝𝚘 𝚜𝚝𝚘𝚛𝚒𝚌𝚘 𝚍𝚒 𝙿𝚊𝚛𝚒𝚐𝚒, 𝚛𝚒𝚜𝚊𝚕𝚎 𝚊𝚕 𝟷𝟾𝟾𝟶, 𝚙𝚛𝚎𝚜𝚎𝚗𝚝𝚊 𝚊𝚏𝚏𝚛𝚎𝚜𝚌𝚑𝚒 𝚎 𝚖𝚘𝚍𝚊𝚗𝚊𝚝𝚞𝚛𝚎 𝚍𝚎𝚕𝚕’𝚎𝚙𝚘𝚌𝚊.
📍Rue de Charenton, Parigi.
𝙸𝚗 𝚁𝚞𝚎 𝙼𝚘𝚞𝚏𝚏𝚎𝚝𝚊𝚛𝚍 𝚞𝚗 𝚖𝚎𝚛𝚊𝚟𝚒𝚐𝚕𝚒𝚘𝚜𝚘 𝚎𝚜𝚎𝚖𝚙𝚒𝚘 𝙰𝚛𝚝 𝙽𝚘𝚞𝚟𝚎𝚊𝚞 𝚛𝚎𝚊𝚕𝚒𝚣𝚣𝚊𝚝𝚊 𝚍𝚊 𝚞𝚗 𝚖𝚞𝚛𝚊𝚝𝚘𝚛𝚎 𝚒𝚝𝚊𝚕𝚒𝚊𝚗𝚘, 𝙰𝚕𝚋𝚎𝚛𝚝𝚘 𝙰𝚍𝚒𝚐𝚑𝚎𝚛𝚒, 𝚌𝚑𝚎 𝚌𝚘𝚗 𝚕𝚊 𝚝𝚎𝚌𝚗𝚒𝚌𝚊 𝚍𝚎𝚕𝚕𝚘 “𝚜𝚐𝚛𝚊𝚏𝚏𝚒𝚝𝚘” 𝚑𝚊 𝚍𝚎𝚌𝚘𝚛𝚊𝚝𝚘 𝚕𝚊 𝚏𝚊𝚌𝚌𝚒𝚊𝚝𝚊 𝚍𝚒 𝚞𝚗 𝚎𝚍𝚒𝚏𝚒𝚌𝚒𝚘 𝚍𝚎𝚕 𝚇𝚅𝙸𝙸 𝚜𝚎𝚌𝚘𝚕𝚘.
📍Rue Mouffetard, Parigi.

𝙻𝚞𝚗𝚐𝚘 𝚁𝚞𝚎 𝙼𝚘𝚞𝚏𝚏𝚎𝚝𝚊𝚛𝚍, 𝚞𝚗𝚊 𝚜𝚝𝚛𝚊𝚍𝚒𝚗𝚊 𝚍𝚒 𝚌𝚒𝚘𝚝𝚝𝚘𝚕𝚒 𝚌𝚑𝚎 𝚙𝚘𝚛𝚝𝚊 𝚏𝚒𝚗𝚘 𝚊𝚕𝚕𝚊 𝙲𝚑𝚒𝚎𝚜𝚊 𝚍𝚒 𝚂𝚊𝚒𝚗𝚝-É𝚝𝚒𝚎𝚗𝚗𝚎-𝚍𝚞-𝙼𝚘𝚗𝚝, 𝚌𝚒 𝚜𝚒 𝚙𝚎𝚛𝚍𝚎 𝚝𝚛𝚊 𝚕𝚎𝚒 𝚎 𝚒𝚕 𝙿𝚊𝚗𝚝𝚑𝚎𝚘𝚗, 𝚏𝚒𝚗𝚘 𝚊 𝚒𝚖𝚖𝚎𝚛𝚐𝚎𝚛𝚜𝚒 𝚍𝚒 𝚊𝚛𝚒𝚊 𝚊𝚒 𝚐𝚒𝚊𝚛𝚍𝚒𝚗𝚘 𝚍𝚒 𝙻𝚞𝚜𝚜𝚎𝚖𝚋𝚞𝚛𝚐𝚘…𝙸 𝚕𝚞𝚘𝚐𝚑𝚒 𝚍𝚒𝚟𝚎𝚗𝚝𝚊𝚗𝚘 𝚙𝚞𝚗𝚝𝚒 𝚍’𝚒𝚗𝚌𝚘𝚗𝚝𝚛𝚘 𝚍𝚘𝚟𝚎 𝚊𝚜𝚌𝚘𝚕𝚝𝚊𝚛𝚎 𝚎 𝚛𝚒𝚌𝚛𝚎𝚊𝚛𝚎 𝚜𝚝𝚘𝚛𝚒𝚎. 𝙻𝚊 𝚗𝚘𝚜𝚝𝚛𝚊 𝚙𝚊𝚜𝚜𝚎𝚐𝚐𝚒𝚊𝚝𝚊 𝚕𝚎𝚝𝚝𝚎𝚛𝚊𝚛𝚒𝚊 è 𝚕𝚊 𝚜𝚝𝚎𝚜𝚜𝚊 𝚌𝚑𝚎 𝚘𝚐𝚗𝚒 𝚖𝚊𝚝𝚝𝚒𝚗𝚊 𝚜𝚒 𝚊𝚙𝚙𝚛𝚎𝚜𝚝𝚊𝚟𝚊 𝚊 𝚏𝚊𝚛𝚎 𝙷𝚎𝚖𝚒𝚗𝚐𝚠𝚊𝚢 𝚎𝚍 𝚊𝚕𝚝𝚛𝚒 𝚊𝚛𝚝𝚒𝚜𝚝𝚒. 𝚂𝚒 𝚙𝚞ò 𝚙𝚊𝚛𝚝𝚒𝚛𝚎 𝚙𝚛𝚘𝚙𝚛𝚒𝚘 𝚍𝚊𝚕𝚕𝚊 𝚜𝚞𝚊 𝚙𝚛𝚒𝚖𝚊 𝚌𝚊𝚜𝚊, 𝚊𝚕 𝟽𝟺 𝚍𝚒 𝚛𝚞𝚎 𝙲𝚊𝚛𝚍𝚒𝚗𝚊𝚕-𝙻𝚎𝚖𝚘𝚒𝚗𝚎, 𝚍𝚘𝚟𝚎 𝚞𝚗𝚊 𝚝𝚊𝚛𝚐𝚊 𝚛𝚎𝚌𝚊 𝚊𝚗𝚌𝚘𝚛𝚊 𝚒𝚕 𝚛𝚒𝚌𝚘𝚛𝚍𝚘 𝚍𝚎𝚐𝚕𝚒 𝚊𝚗𝚗𝚒 𝚍𝚎𝚕𝚕𝚊 𝚜𝚞𝚊 𝚐𝚒𝚘𝚟𝚒𝚗𝚎𝚣𝚣𝚊 𝚙𝚊𝚛𝚒𝚐𝚒𝚗𝚊. 𝙽𝚎𝚕 𝚚𝚞𝚊𝚛𝚝𝚒𝚎𝚛𝚎 𝚊 𝚛𝚒𝚍𝚘𝚜𝚜𝚘 𝚍𝚎𝚕 𝙿𝚊𝚗𝚝𝚑𝚎𝚘𝚗, 𝚏𝚊𝚝𝚝𝚘 𝚍𝚒 𝚜𝚝𝚛𝚎𝚝𝚝𝚎 𝚜𝚝𝚛𝚊𝚍𝚎 𝚞𝚗 𝚝𝚎𝚖𝚙𝚘 𝚊𝚌𝚌𝚒𝚘𝚝𝚝𝚘𝚕𝚊𝚝𝚎, 𝚘𝚐𝚐𝚒 𝚊𝚗𝚌𝚘𝚛𝚊 𝚜𝚒 𝚙𝚞ò 𝚐𝚘𝚍𝚎𝚛𝚎 𝚍𝚒 𝚚𝚞𝚎𝚜𝚝𝚊 𝚁𝚞𝚎 𝙼𝚘𝚞𝚏𝚏𝚎𝚝𝚊𝚛𝚍, 𝚊𝚕𝚕’𝚎𝚙𝚘𝚌𝚊 𝚍𝚒 𝙷𝚎𝚖𝚒𝚗𝚐𝚠𝚊𝚢 𝚜𝚘𝚕𝚘 𝚍𝚒𝚖𝚘𝚛𝚊 𝚍𝚒 𝚞𝚋𝚛𝚒𝚊𝚌𝚑𝚒 𝚎 𝚌𝚕𝚘𝚌𝚑𝚊𝚛𝚍, 𝚘𝚐𝚐𝚒 𝚙𝚒𝚎𝚗𝚊 𝚍𝚒 𝚐𝚒𝚘𝚟𝚎𝚗𝚝ù, 𝚜𝚝𝚞𝚍𝚎𝚗𝚝𝚒 𝚎 𝚌𝚑𝚒 𝚊𝚖𝚊 𝚕𝚊 𝚟𝚎𝚛𝚊 𝙿𝚊𝚛𝚒𝚐𝚒. 𝚂𝚘𝚗𝚘 𝚊𝚗𝚌𝚘𝚛𝚊 𝚛𝚒𝚌𝚘𝚗𝚘𝚜𝚌𝚒𝚋𝚒𝚕𝚒 𝚒 𝚕𝚘𝚌𝚊𝚕𝚒 𝚎 𝚐𝚕𝚒 𝚊𝚗𝚐𝚘𝚕𝚒 𝚍𝚎𝚜𝚌𝚛𝚒𝚝𝚝𝚒 𝚒𝚗 “𝙵𝚎𝚜𝚝𝚊 𝙼𝚘𝚋𝚒𝚕𝚎”, “𝙸𝚕 𝚜𝚘𝚕𝚎 𝚜𝚘𝚛𝚐𝚎 𝚊𝚗𝚌𝚘𝚛𝚊”, “𝙻𝚎 𝙽𝚎𝚟𝚒 𝚍𝚎𝚕 𝙺𝚒𝚕𝚒𝚖𝚊𝚗𝚓𝚊𝚛𝚘”, 𝚌𝚘𝚖𝚎 𝚕𝚊 𝚙𝚒𝚌𝚌𝚘𝚕𝚊 𝙿𝚕𝚊𝚌𝚎 𝚍𝚎 𝚕𝚊 𝙲𝚘𝚗𝚝𝚛𝚎𝚜𝚌𝚊𝚛𝚙𝚎 𝚚𝚞𝚊𝚜𝚒 𝚊𝚕𝚕’𝚊𝚗𝚐𝚘𝚕𝚘 𝚌𝚘𝚗 𝚛𝚞𝚎 𝙲𝚊𝚛𝚍𝚒𝚗𝚊𝚕-𝙻𝚎𝚖𝚘𝚒𝚗𝚎 𝚌𝚑𝚎 𝚕𝚘 𝚜𝚌𝚛𝚒𝚝𝚝𝚘𝚛𝚎 𝚍𝚘𝚟𝚎𝚟𝚊 𝚜𝚌𝚘𝚛𝚐𝚎𝚛𝚎 𝚍𝚊𝚕𝚕𝚊 𝚜𝚞𝚊 𝚊𝚋𝚒𝚝𝚊𝚣𝚒𝚘𝚗𝚎 𝚊𝚕 𝚚𝚞𝚊𝚛𝚝𝚘 𝚙𝚒𝚊𝚗𝚘. “𝙽𝚘𝚗 𝚌’𝚎𝚛𝚊 𝚗𝚎𝚜𝚜𝚞𝚗 𝚊𝚕𝚝𝚛𝚘 𝚊𝚗𝚐𝚘𝚕𝚘 𝚍𝚒 𝙿𝚊𝚛𝚒𝚐𝚒 𝚌𝚑𝚎 𝚊𝚖𝚊𝚜𝚜𝚎 𝚌𝚘𝚖𝚎 𝚚𝚞𝚎𝚜𝚝𝚘, 𝚐𝚕𝚒 𝚊𝚕𝚋𝚎𝚛𝚒 𝚜𝚌𝚘𝚖𝚙𝚘𝚜𝚝𝚒, 𝚕𝚎 𝚟𝚎𝚌𝚌𝚑𝚒𝚎 𝚌𝚊𝚜𝚎 𝚋𝚒𝚊𝚗𝚌𝚑𝚎 𝚍𝚒𝚙𝚒𝚗𝚝𝚎 𝚒𝚗 𝚋𝚊𝚜𝚜𝚘 𝚍𝚒 𝚜𝚌𝚞𝚛𝚘, 𝚒𝚕 𝚟𝚎𝚛𝚍𝚎 𝚍𝚎𝚐𝚕𝚒 𝚊𝚞𝚝𝚘𝚋𝚞𝚜 𝚗𝚎𝚕𝚕𝚊 𝚙𝚒𝚊𝚣𝚣𝚊 𝚛𝚘𝚝𝚘𝚗𝚍𝚊, 𝚕𝚊 𝚝𝚒𝚗𝚝𝚞𝚛𝚊 𝚙𝚘𝚛𝚙𝚘𝚛𝚊 𝚍𝚎𝚒 𝚏𝚒𝚘𝚛𝚒 𝚜𝚞𝚕 𝚖𝚊𝚛𝚌𝚒𝚊𝚙𝚒𝚎𝚍𝚎, 𝚕’𝚒𝚖𝚙𝚛𝚘𝚟𝚟𝚒𝚜𝚊 𝚍𝚒𝚜𝚌𝚎𝚜𝚊 𝚍𝚒 𝚛𝚞𝚎 𝙲𝚊𝚛𝚍𝚒𝚗𝚊𝚕𝚎-𝙻𝚎𝚖𝚘𝚒𝚗𝚎 𝚟𝚎𝚛𝚜𝚘 𝚒𝚕 𝚏𝚒𝚞𝚖𝚎 𝚎 𝚍𝚊𝚕𝚕’𝚊𝚕𝚝𝚛𝚘 𝚕𝚊𝚝𝚘 𝚕𝚘 𝚜𝚝𝚛𝚎𝚝𝚝𝚘 𝚖𝚘𝚗𝚍𝚘 𝚊𝚏𝚏𝚘𝚕𝚕𝚊𝚝𝚘 𝚍𝚒 𝚛𝚞𝚎 𝙼𝚘𝚞𝚏𝚏𝚎𝚝𝚊𝚛𝚍”.

atlante infinito
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nondovrebbefiniremai • Spiritualmente

date » 25-08-2024 22:22

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tags » maria di pietro, felisia toscano, umbria, on the road, giornaliste, taccuino,

2022
Bisogna esistere per percorrere il silenzio e i suoi luoghi.
Passo dopo passo, ricordare il mondo e la sua fotografia in movimento.


Maria

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nondovrebbefiniremai • Feminas de Judu: incontri in terra

date » 25-08-2024 21:40

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2022
Un Volkswagen degli anni 70’, strade meno battute della Sardegna e un pezzo di terra e di tradizione da scoprire tra Argentiera e Alghero. Quando a bordo del furgoncino decidemmo di attraversare paesaggi mozzafiato che si alternavano tra colline e coste rocciose su un mare incantevole, sapevamo che prima o poi ci saremmo imbattute in una nuova storia da raccontare. Tra le rovine della miniera di Argentiera, un'importante fonte di piombo e zinco nel XIX secolo, zaini in spalla e sguardi curiosi, ci perdemmo nei vicoli stretti della cittadina, pronte a scoprire la magia della Sardegna. La zona era stata abitata da comunità di minatori, in uno scenario intrinseco di fatica a pochi passi dal mare, fu qui che incontrammo una Feminas de Judu. Le feminas de Judu erano donne sagge, fautrici della tradizione orale e depositarie di antichi saperi. Rispettate nella comunità, padroneggiavo racconti popolari, leggende e pratiche culturali, custodi zelanti delle tradizioni locali, nei piccoli villaggi dell'entroterra, tramandano abilità e storie di generazione in generazione, nelle cucine preparano autentiche delizie locali, dai formaggi pecorini al porceddu, sono maestre culinarie che tramandano ricette segrete e sapori intensi. La vita nella Sardegna rurale è spesso caratterizzata da una stretta connessione con la terra. Le donne sarde, con il loro lavoro nei campi e la cura del bestiame, incarnano la forza e la resilienza che caratterizzano la vita in questo angolo affascinante di mondo. Nelle comunità costiere, sono spesso legate al mare, siano esse pescatrici o donne che gestiscono piccoli negozi di pesce, la loro vita è intrecciata con le onde e la cultura marina, nel cuore delle montagne, invece, condividono la loro conoscenza delle terre selvagge dell’isola. Ad Argentiera ci fermammo in un piccolo bar sul mare per una breve sosta e il barista intento a chiacchierare con un cliente abituale, faceva riferimento alla tempra di una donna del posto conosciuta da tutti nella piccola comunità, una donna che se anche aveva perso il marito in miniera anni prima, era riuscita a portare avanti la famiglia con una tempra ed un rigore tipico delle donne sarde, tipico di una Feminas de Judu. Avevamo trovato la nostra storia. Decidemmo di cercarla, immaginando che potesse condividere con noi la sua vita e un pò del suo prezioso tempo. Antonio, il barista, ci indicò il sentiero tortuoso da seguire che ci avrebbe condotto in una tipica casa tradizionale sarda. Con discrezione bussammo alla porta e ad accoglierci ci furono gli occhi di Maria Maddalena, questo il nome della donna che avevamo di fronte, bastarono poche parole sull’uscio, lei ci sorrise facendoci cenno di entrare, capendo immediatamente la nostra sete di storie. Nella sua cucina accogliente si sentiva profumo di buono, ci sedemmo mentre continuava a preparare un pranzo ricco di sapori locali. Tagliava verdure fresche, mescolava ingredienti segreti in una pentola fumante e copriva il pane caldo. Mentre si muoveva tra i suoi utensili, raccontava storie di quando era giovane, antiche tradizioni sarde e di come la vita sull'isola si era trasformata nel corso degli anni. Ascoltavamo incantate, immaginandoci nei suoi racconti tra feste nei villaggi, canti tradizionali, storie di amore e di lotta. La sua cucina divenne il cuore di tutto, un connubio tra il gusto autentico della tradizione gastronomica e la ricchezza delle storie narrate. Tra bocconi di formaggio pecorino, pane carasau e zuppa di fregola, condividemmo risate e racconti di viaggio, creando un legame speciale che solo le storie e la condivisione di cibo possono creare. Quando il pranzo giunse alla fine, ringraziammo Maria Maddalena per il suo calore e la sua generosità, promettendo di portare con noi non solo i sapori della Sardegna, ma anche le storie incantevoli di quella giornata indimenticabile. Con i cuori pieni e le borse ancora più pesanti di ricordi, riprendemmo il nostro cammino, consapevoli che avevamo scoperto un tesoro prezioso nelle storie e nei sapori di Maria Maddalena. Pochi passi e ritrovammo il nostro furgoncino pronto a condurci al prossimo incontro che quel viaggio avrebbe deciso di donarci.

Felisia

atlante infinito
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nondovrebbefiniremai • Teatro silenzioso

2022
C'era una volta in un negozio d’antiquariato... un vecchio giocattolo, una valigia, una teiera, una piccola giostra, una gabbia di legno colorata...
Un mondo incantato pullulante di storie.


Maria

Il racconto qui: teatro silenzioso
atlante infinito
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nondovrebbefiniremai • Nei caffè torinesi

2022
Camminare per le vie di Torino è come aprire un libro di storia che prende vita. Le facciate eleganti dei palazzi raccontano segreti di epoche passate, ma è entrando nei caffè storici della città che si compie un vero e proprio viaggio nel tempo. È qui, tra l’aroma avvolgente del caffè appena fatto e il calore delle boiserie, che si percepisce l’anima di una città che ha visto intrecciarsi vite straordinarie, idee rivoluzionarie e storie indimenticabili. Varcare la soglia del Caffè Fiorio è come entrare in un salotto ottocentesco. La luce calda che si riflette sugli specchi dorati crea un'atmosfera intima e sofisticata. Immagino Camillo Benso Conte di Cavour seduto in un angolo, intento in una discussione animata con colleghi politici, mentre Nietzsche, in un momento di ispirazione, annota pensieri che cambieranno per sempre il corso della filosofia. Il brusio dei presenti è un sottofondo perfetto, quasi una musica… Sorseggiare un caffè qui è un tuffo nel passato. Proseguiamo poi raggiungendo il Caffè San Carlo che si presenta come un’opera d’arte vivente. Entrando, scorgo soffitti decorati, lampadari di cristallo che luccicano come stelle. Questo è il luogo dove patrioti trovavano rifugio e ispirazione. Sedersi a uno dei tavolini, con una tazza di caffè tra le mani, è come fare un viaggio nei segreti del Risorgimento italiano. La nostra passeggiata si conclude con il Caffè Platti dove i profumi della pasticceria artigianale riempiono l’aria, creando un’atmosfera accogliente e familiare. Qui, il poeta Guido Gozzano trovava ispirazione per le sue opere crepuscolari, e posso quasi vedere la sua figura china su un taccuino, perso nei suoi pensieri. Ogni dolce, ogni caffè, è un pezzo di storia da assaporare. I caffè storici di Torino non sono semplici locali, ma fili che si muovono e conducono verso un’altra epoca, custodi di memorie, le fanno rivivere attraverso ogni dettaglio, ogni aroma, ogni suono. È un viaggio che non ha bisogno di macchine del tempo.

Felisia

atlante infinito
diario visivo del viaggio

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nondovrebbefiniremai • Valeggio sul Mincio e i suoi nodi d'amore

date » 25-08-2024 22:35

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tags » felisia toscano, maria di pietro, valeggio sul mincio, veneto, taccuino, nodi d'amore,

2021
Nel cuore del Veneto, Valeggio sul Mincio si presenta come uno scrigno nascosto, affacciato sul fiume Mincio è famoso non solo per i suoi paesaggi ma anche per una specialità culinaria unica: i "Nodi d'Amore". Questa pasta ripiena, fatta a mano con maestria, è un'autentica delizia che riflette l'amore per la cucina tradizionale, la forma di questi nodi è un omaggio all'arte della pasta fresca, preparata con ingredienti di alta qualità e con passione tramandata di generazione in generazione. Le maestre pastaie svelano i segreti della preparazione, le mani esperte plasmano la pasta con naturalezza, creando vere poesie culinarie... è proprio qui che conosciamo Giulia. Custode della tradizione culinaria tramandata di generazione in generazione, la sua storia è intrecciata con quella dei "nodi d'Amore", cresciuta tra il profumo avvolgente della pasta e le risate delle donne della sua famiglia, ha un laboratorio artigianale, un luogo dove la tradizione si fonde con l'innovazione, proprio qui quando arriviamo la troviamo che sorride dinanzi ad una scena di altri tempi. Nonna Francesca, sua madre, con i capelli grigi raccolti in uno chignon e un grembiule a fiori è affiancata dalla sua adorabile nipotina, Sofia che guarda con occhi pieni di curiosità la nonna preparare la pasta fresca. Farina, uova e carne per il ripieno non possono mancare e nonna Francesca spiega amorevolmente a Sofia l'importanza di lavorare la pasta con dedizione e passione. Le mostra come formare un vulcano di farina con un cratere perfetto al centro, pronto ad accogliere le uova. Guida le sue mani piccole ma desiderose, mentre Sofia imita ogni mossa con attenzione, creando una connessione speciale tra le generazioni. Il momento più bello è quando si chiudono i "nodi", Francesca racconta che ogni piccolo gesto è un atto d'amore. Quella scena intrisa di amore e tradizione è un legame che intreccia il passato, il presente e il futuro della famiglia. Attraverso il suo impegno, Giulia vuole condividere la bellezza di questa tradizione con il mondo, preservandola per le generazioni future. I suoi prodotti artigianali, confezionati con cura, diventano ambasciatori di una cultura culinaria unica. I ristoranti di Valeggio sono veri templi della cucina locale, i luoghi perfetti dove deliziarsi con piatti a base di nodi d'Amore, preparati con salse ricche e sapori avvolgenti. Lungo il Mincio il profumo dei fiori e il suono dell'acqua scandiscono i passi del nostro cammino, tra i vicoli di questo borgo i laboratori artigianali raccontano e mantenengono nel tempo una storia di autenticità e tradizione.

Felisia

atlante infinito
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nondovrebbefinire mai • Procida poetica di un'isola

2021
Piccola, delicata e forse per sempre di Arturo, con i suoi ciottoli, le case colorate, le facciate sfumate dal vento dalle tinte forti a quelle pastello, i panni stesi al sole che odorano di salsedine, pezzo di terra sul mare che ha vissuto di sole e tempeste, della sua stessa bellezza inconsapevole, che si posa lenta lungo tutta la collina. Non è attratta da nessuna vetrina se non quella della sua autenticità, fatta di cose semplici, non per questo facili. Sento il profumo degli oleandri, catturata dai ricordi e dall’immaginario. L'isola è avvolta in un'atmosfera incantata,la guardo sorridendo, ho sempre saputo quanto sei bella Procida... sembra ignorare ciò che l'aspetta dopo questa nomina di capitale della cultura. Dei tanti servizi in tv che si stanno susseguendo, le pubblicazioni, la stampa internazionale, Procida in verità sembra vivere di un’aurea propria, continua la sua esistenza ancora ignara del magma che sgorga. Artisti, letterati, poeti e viaggiatori l’hanno sempre conosciuta ed è giusto che altri ancora possano godere della sua magnificenza, che sia una grande occasione per sè stessa nella speranza di restare autentica e non cedere a quel turismo di massa, a quel caos dei riflettori che coprirebbero tutti i “suoni dell’isola… onde della cala di sotto, onde grandi, vento della scogliera… vento dei cespugli… reti tristi di mio padre, campana dell’Addolorata, cielo stellato… cuore di bambino”.

Maria

atlante infinito
diario visivo del viaggio

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nondovrebbefiniremai • New York esiste davvero

2019
New York
GUIDA INCOMPLETA DI NEW YORK

NY esiste davvero. Ho sempre cercato un motivo speciale per andare a New York. Dai miei vent'anni la mia idea di America non è mai stata positiva, rappresentava parte del male, il fulcro delle ingiustizie, fino a quando mi è capitato tra le mani Walt Whitman che ha innescato in me riflessioni che non fossero totalitarie, ma aperte a nuove visioni, e soprattutto ad alternative. Un libro che ha, nel momento della giovinezza più forte, incendiato la passione per la vita e la libertà, passando da un filo d’erba al bisogno di una città riflessa.

Il racconto qui: NY esiste davvero
atlante infinito
diario visivo del viaggio

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