nondovrebbefiniremai • Il mistero svelato del Bistrot
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2023
Il Bistrot parigino è un'icona vivente della cultura e della vita quotidiana della città. Con le sue sedie di legno consumate dal tempo e i tavoli ravvicinati, offre uno spazio intimo e accogliente. Marc Augé, nel suo libro “Un etnologo al bistrot” analizza come questi luoghi tradizionali assumano ruoli sociali e culturali importanti nella vita quotidiana delle persone, la ritualità e le interazioni sociali che avvengono all'interno dei Bistrot, esaminando come questi spazi influenzino le dinamiche sociali e contribuiscano alla costruzione di legami comunitari. Esplora il gran teatro del bistrot con tutti i suoi attori. Considerato con gli occhi dell’etnologo, il bistrot è il regno delle relazioni “di superficie”, quelle in cui il gesto dello scambio importa assai più di ciò che lo motiva. Un grande bistrot nell’ora di punta è un luogo straripante di vita, di emozioni, in cui si scambiano parole per non dire nulla, gesti appena accennati, occhiate passeggere. Spazio relazionale ma anche spazio letterario: Maigret sarebbe impensabile senza le soste al bistrot. La Francia ha esportato in tutto il mondo questo modello di civiltà: da quel nome sprigiona ovunque il carattere amabile che ne contrassegna l’immagine. Non pura immagine, tuttavia: il bistrot è un oggetto del paesaggio urbano che rivendica di possedere una propria storia, una geografia e, d’ora in avanti, anche una propria etnologia. Una sosta ad un bistrot parigino varrebbe un viaggio, perché l’energia e gli stimoli che ne scaturisce, sono ancora percepibili come un vecchio ricordo di un giorno trascorso tra i tavolini di Cafè de Flore…
Le pareti, adornate da vecchie foto in bianco e nero, raccontano storie di un'epoca passata, mentre il profumo del caffè appena fatto si mescola con l'aroma invitante delle prime baguette. Il proprietario, con il suo grembiule e il sorriso cordiale, conosce ogni cliente abituale per nome e preferenza di caffè. Le conversazioni risuonano nella sala, un mix allegro di turisti curiosi e residenti affezionati, ma non sono mai invadenti o fastidiose. Si parla di politica, arte, amore e vita quotidiana, insieme al tintinnio delle tazzine e dalle chiacchiere di chi si gode una pausa dalla frenesia della città. Il Bistrot è il crocevia dove le storie prendono vita: nuove amicizie si formano, gli artisti trovano ispirazione, gli innamorati si scambiano sguardi e gli scrittori, come quel misterioso vecchio signore, trovano il loro rifugio per tessere trame e segreti legati all'essenza stessa di Parigi. È un luogo che va oltre la semplice colazione o il caffè del pomeriggio; è un'esperienza che cattura l'anima della città e la rilascia, poco alla volta, nei dialoghi e nelle vite intrecciate di coloro che lo frequentano. In quel freddo mattino di novembre, mentre il vapore del caffè danzava nell'aria, il vecchio signore, con il suo sguardo saggio e misterioso, attirava l'attenzione di tutti nel Bristot. Un giorno, mentre noi eravamo assorte nelle nostre chiacchiere organizzative del lavoro da svolgere, notammo una scia di carta scivolargli dalla tasca mentre si alzava per andarsene. Affrettandoci a raccoglierla, scoprimmo una mappa ingiallita di Parigi, segnata da annotazioni e simboli enigmatici. Uscimmo nello stesso momento, e per un pezzo di strada ci ritrovammo sullo stesso percorso… istintivamente decidemmo di seguirlo, discretamente, per svelare chissà cosa… Attraversò viuzze strette finché non si fermò davanti ad un'antica libreria sulle rive della Senna. Entrando, lo vedemmo scambiare sottili indizi con il libraio, rivelando una conoscenza profonda dei segreti nascosti nella storia della città. Scoprimmo da quel giorno, che ogni mattina, si recava in quella libreria. Una mattina, ci avvicinammo timidamente con in mano alcune mappe e dei libri, e lui, sorridendo con gentilezza, si fermò a descriverci alcune pagine, per poi finire a parlare dinanzi ad un mappamondo. La nostra permanenza a Parigi, nei giorni a venire, ci condusse attraverso la città, svelando storie dimenticate e luoghi intrisi di mistero. Scoprimmo che era un archeologo in pensione, un ricercatore di antichi segreti che la città custodiva gelosamente. Esplorava, raccoglieva indizi e annotava scoperte che lo aiutavano a decifrare enigmi che solo lui conosceva. Con il passare del tempo, diventammo amici di passeggiate, condividendo con lui il valore dell'osservazione e della passione per il mistero che circonda la vita di una città antica…
Maria
atlante infinito
diario visivo del viaggio
nondovrebbefiniremai • I ciottoli di Rue Mouffetard
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2022
Le mattine a Parigi hanno un sapore speciale, un incanto che si svela passeggiando per le strade acciottolate di Rue Mouffetard. Le prime luci dell'alba dipingono il cielo di tonalità pastello mentre percorriamo una delle cinque strade più antiche di Parigi, a passo lento. Le botteghe antiche si schiudono, rivelando il profumo seducente di pane appena sfornato e fiori freschi, le vetrine delle pasticcerie sono un tripudio di colori, e il mercato si anima con la vivacità di commercianti e clienti. Passo dopo passo ci ritroviamo al Pantheon, il monumento maestoso che veglia su Parigi da secoli. Maria si ferma ad immortalarne ogni dettaglio, continuando a sussurrare che ogni angolo cambia di continuo, la storia di questa città si fonde continuamente con le nostre, creando un intreccio indissolubile tra presente e passato. Siamo quasi arrivate al nostro appuntamento quotidiano, il piccolo bistrot dei Giardini del Lussemburgo. I profumi dolci si uniscono a quello del caffè appena preparato. Maria, ordina il suo cappuccino rigorosamente colmo di schiuma di latte, mentre io, inebriata dalla vista dei croissant dorati, apro il mio taccuino ed inizio a scrivere del giorno che sarà.
I Giardini del Lussemburgo si stendono come un tappeto verde intorno a noi, Maria trova ispirazione nei colori dei fiori, nelle sfumature delle foglie e nell'armonia dei giardini ben curati, io con lo sguardo perso nei colori dell'autunno, lascio che le parole danzino sulla carta, catturando l'essenza di questo luogo incantato. La passeggiata da Rue Mouffetard fino alla colazione in questo bistrot è ormai il nostro rituale, il punto di partenza per ogni nostra giornata parigina, la luce del mattino, l'imponenza di ciò che ci circonda e la tranquillità della natura si fondono in un viaggio quotidiano, in cui l'arte e le parole si mescolano come colori sulla tavolozza di un pittore.
Felisia
Rue Mouffetard, la strada dei sogni, dove ogni passo è una pagina bianca pronta ad accogliere la storia di Parigi,
scritta con l'inchiostro dell'arte e dell'ispirazione.
atlante infinito
diario visivo del viaggio