raccolte in ordine sparso #3
Un sogno sognato due volte
Prima di posare i piedi sulla terra inglese, abbiamo intrapreso un viaggio interiore, un pellegrinaggio attraverso le pagine di libri, le note musicali e le immagini di film. Così facendo, la Cornovaglia, da semplice destinazione geografica, si è trasformata in un sogno prefigurato, un'esperienza anticipata attraverso l’arte. E’ stata Virginia Woolf con il suo libro Gita al Faro che ci ha condotti su un'isola interiore, un luogo dove le emozioni si frangono come onde sulle scogliere. La Cornovaglia, con i suoi paesaggi aspri e il suo mare in tempesta, diventa la perfetta metafora dell'anima umana. Leggendo questo romanzo, abbiamo sentito la stessa inquietudine e la stessa ricerca di senso che animavano i personaggi, l’isola, con i suoi panorami e la sua atmosfera sospesa tra realtà e sogno, rappresenta la mente umana, un luogo dove pensieri, ricordi e emozioni si intrecciano in un unico vortice. Il viaggio verso il faro diventa così un'allegoria della vita, un percorso segnato da ostacoli, dubbi e speranze, gli eventi si susseguono in modo non lineare, interrotti da riflessioni, ricordi e digressioni. Questa struttura narrativa, che può disorientare il lettore, riflette la complessità della mente umana e la fluidità della coscienza e il faro, meta finale della gita, assume molteplici significati. Può rappresentare la verità, la conoscenza, la speranza, ma anche l'inconscio, il mistero, l’ignoto, è un simbolo che illumina e allo stesso tempo inquieta, che attira e respinge. Siamo passate poi a vivere un’epopea tra le scogliere con la sceneggiatura di Poldark che riprende i romanzi omonimi dello scrittore inglese Winston Graham capace di catapultarci in un'epoca passata. Ambientata nel XVIII secolo, subito dopo la Guerra dei sette anni ci trasporta in un periodo di grandi cambiamenti e turbolenze. La Cornovaglia, come molte altre regioni d'Inghilterra, è segnata dalle conseguenze della guerra, dalla crisi economica e dalle tensioni sociali. Al centro della narrazione troviamo Ross Poldark, un giovane ufficiale tornato dalla guerra per ritrovare la sua terra natale sconvolta. Il suo ritorno è segnato da lutti, tradimenti e sfide economiche. Ross diventa così l'emblema di un'intera generazione, costretta a lottare per la propria sopravvivenza e per un futuro migliore. Infine, la colonna sonora che abbiamo scelto è stata la melodia del mare, la musica dei Fisherman's Friends, le loro canzoni, impregnate di sale e di vento, ci hanno trasportato direttamente sulle coste cornovagliesi, facendoci sentire parte di quella comunità. Originari di Port Isaac, un piccolo villaggiosulla costa nord, i membri del gruppo sono per la maggior parte pescatori di professione. La loro musica è un omaggio alla vita di mare, alle fatiche e alle gioie di chi vive a stretto contatto con l’oceano. Nel loro stile musicale c’è una forte componente folk, con influenze della musica tradizionale inglese e irlandese. Le loro canzoni raccontano storie di vita quotidiana, di amori, di perdite, di tempeste e di calme piatta. Per molti anni si sono esibiti nei pub locali, intrattenendo gli abitanti del villaggio e i pochi turisti di passaggio.
La Cornovaglia è un luogo che va oltre la semplice geografia, è un'esperienza sensoriale, un viaggio dell’anima, ogni scoglio, ogni onda, ogni raggio di sole, ogni goccia di pioggia ci ha ricordato le pagine lette, le note ascoltate, i personaggi incontrati.
Consigli per il Viaggiatore Esperto
Perdersi tra i sentieri costieri, lasciandosi guidare dal vento e dal suono delle onde.
Assaporare i prodotti locali nei piccoli mercati, assaporando la genuinità dei sapori.
Ascoltare le storie dei pescatori nei pub tradizionali, lasciandosi trasportare dalla magia delle antiche leggende.
Connettersi con la natura, lasciandosi avvolgere dalla sua energia primordiale.