Marie Gouze Olympic de GougesMarie Gouze Olympia de Gouges, è stata una scrittrice e attivista politica francese del XVIII secolo. È famosa per la sua "Dichiarazione dei diritti della donna e della cittadina", scritta nel 1791, che cercava di estendere i principi di uguaglianza e diritti anche alle donne. De Gouges criticò apertamente la discriminazione di genere e difese i diritti delle donne attraverso il suo lavoro. Il suo contributo è riconosciuto come un precursore del movimento per i diritti delle donne. Il suo testo sulla dichiarazione dei diritti della donna può considerarsi una delle prime opere a sostenere i diritti delle donne è indirettamente alla base del suffragio universale femminile in Europa. Il movimento per il diritto di voto delle donne si è sviluppato successivamente nel XIX e XX secolo, con attiviste come le suffragette che hanno lavorato per ottenere il riconoscimento del diritto di voto per le donne. Le idee di De Gouges hanno comunque contribuito a gettare le basi per il pensiero femminista e per il riconoscimento dei diritti delle donne, che sono diventati temi centrali nel lungo cammino verso il suffragio universale femminile in molte parti del mondo. Scrisse dapprima numerose opere drammatiche (Zamor et Myrza; Lucinde et Cardenio; Le mariage de Chérubin; L'homme généreux; Molière chez Ninon; Le philosophe corrigé, ecc.) che furono tutte rifiutate al teatro meno la prima, rappresentata nel 1789 col titolo L'esclavage des nègres. Si dedicò poi al romanzo sociale e nel racconto orientale Le prince philosophe (1789) cominciò a esporre le sue teorie sui diritti della donna. Pubblicò numerosi opuscoli sui problemi sociali, il più famoso dei quali è la Declaration des droits de la femme et de la citoyenne (1791). Seguì dapprima il movimento rivoluzionario ma, dopo che Luigi XVI fu messo in stato d'accusa, attaccò Robespierre che la fece ghigliottinare.
"Zamore e Mirza" è una pièce teatrale scritta da Olympia de Gouges nel 1788, quest'opera è nota per affrontare la questione della schiavitù e per mettere in discussione le concezioni razziste dell'epoca. La trama ruota attorno all'amore tra Zamore, uno schiavo nero, e Mirza, una schiava bianca. Attraverso questa storia, De Gouges critica apertamente il sistema schiavistico e le disuguaglianze razziali, sostenendo l'idea di uguaglianza e libertà per tutti. La pièce sfida le convenzioni sociali dell'epoca e si configura come una forma di protesta contro l'ingiustizia e l'oppressione. Coraggiosa e temeraria, tra tante altre rimaste in anonimato, con la sua voce melodia della rivoluzione, sinfonia di uguaglianza che deve risuonare in ogni cuore, consapevole di poter aver il potere di cambiare il corso della storia, di forgiare un futuro in cui la libertà e i diritti appartengano a tutti. Le strade sono sempre state irti di sfide, ma è proprio nelle difficoltà che si trova la forza. Non bisogna temere l'ostacolo, lo ricordano queste donne, queste storie, ma abbracciarlo come un'opportunità per dimostrare la determinazione. Le catene possono sembrare forti, ma si possono spezzare, anello dopo anello. Abbiamo ancora oggi la penna, la parola, la propria intelligenza. Scrivere le nostre storie, denunciare le ingiustizie, esigere rispetto. Non dimenticare mai che siamo le architette del nostro destino. La lotta per l'uguaglianza è la luce che guiderà le generazioni future fuori dall'oscurità dell'oppressione, di un pensiero unico che sembra dominare ogni cosa… La resistenza è inevitabile quando si sfida lo status quo. Non bisogna essere spaventate, ma determinate, donne e uomini insieme. La forza collettiva può abbattere le barriere più impenetrabili. Ogni piccolo passo avanti è un mattoncino nel muro dell'ingiustizia, e laddove vige la paura, comprensibile, non permettere mai che paralizzi. La vera libertà è conquistata quando siamo pronte a sacrificare il comodo silenzio per la voce ribelle della giustizia. La storia è fatta da coloro che osano sfidare il destino scritto e la lotta per l'uguaglianza è il nostro destino condiviso. Maria |